La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate Italiane
Per la prima volta, dopo gli anni di pandemia, la Giornata dell’Unità Nazionale e delle
Forze Armate Italiane, il 4 novembre, è stata nuovamente celebrata con una cerimonia aperta al
pubblico e attentamente organizzata. Per l’occasione, una delegazione dell’Associazione degli
Italiani di Romania –RO.AS.IT. ha deposto una corona di fiori presso il Monumento degli Eroi
Italiani all’interno del Cimitero Militare Italiano di Ghencea.
Quest’anno la delegazione romena dell’associazione è stata accompagnata anche da una
italiana, un gruppo formato da giovani sportivi insieme ai loro accompagnatori, coordinati dal
maestro di taekwondo Domenico Greco. Venuti a Bucarest per partecipare a un Open
Internazionale di Taekwondo per Junior e Senior, il gruppo si è unito con gioia all’evento
commemorativo dei soldati italiani che riposano in terra romena. In nome della Camera dei
Deputati, la corona di fiori è stata deposta dal deputato Andi-Gabriel Grosaru.
Alla cerimonia solenne, hanno preso parte il ministro romeno della Difesa, Angel Tîlvăr,
Sua Eccellenza Alfredo Maria Durante Mangoni, ambasciatore d’Italia in Romania, l’addetto
militare alla difesa, col. Ivano Antonio Romano, il personale militare, e anche i rappresentanti di
alcune istituzioni italiane in Romania.
“Il 4 novembre significa, per noi italiani, la conclusione vittoriosa di uno sforzo durissimo,
che, per la prima volta, rese fratelli, fianco a fianco nelle trincee, giovani di ogni regione e di
ogni ceto sociale e sancì, con il sacrificio di oltre 600.000 caduti, l’irreversibile scelta di un’Italia
unita, finalmente ricondotta ai suoi confini naturali (…) In questo periodo, in cui l’Europa si
confronta con il più grande conflitto degli ultimi 70 anni, il sacrificio dei soldati morti per la
Patria sia un segnale d’allarme per tutti, per evitare che il futuro delle prossime generazioni sia
macchiato ancora dalla guerra”, ha affermato nel suo discorso SE Alfredo Maria Durante
Mangoni.
A sua volta, il ministro Angel Tîlvăr ha dichiarato che “le guerre hanno lasciato
nell’umanità profondi segni e ferite che non guariranno mai. Tutti i paesi europei hanno
conosciuto allora simili tragedie e drammi. La guerra non ha perdonato nessuno. I nostri popoli
hanno perso centinaia di migliaia di giovani nel fiore degli anni, mentre la popolazione civile è
stata colpita da bombardamenti, malattie, penurie, deportazione e stermini. A chi si è sacrificato
per la propria Patria dobbiamo rispetto”.
La funzione religiosa di commemorazione è stata celebrata da padre Marius Bereșoaie,
direttore del centro Don Orione di Voluntari.
Degli oltre 1700 soldati seppelliti nel Cimitero Militare Italiano di Bucarest, i più numerosi
sono gli eroi caduti in battaglia durante la Prima Guerra Mondiale, sul fronte macedone, insieme
anche agli eroi della Seconda Guerra Mondiale, che hanno perso la vita lungo il percorso verso e
dal fronte russo.
Gloria eterna agli eroi!