Informazioni molto importanti sul Censimento della Popolazione e delle Abitazioni
Il 14 marzo 2022 inizia la tappa di autocensimento degli abitanti nazionali nell’ambito del Censimento della Popolazione e delle Abitazioni 2021. Preparando questo momento, l’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT. ha organizzato il webinar “Censimento della Popolazione e delle Abitazioni (CPA 2021). Opportunità e provocazioni per la minoranza italiana di Romania”, con l’intento di chiarire gli aspetti riguardanti quest’evento importantissimo per la minoranza italiana.
Hanno avuto interventi particolarmente interessanti gli ospiti: Sua Grazie Aurel Percă, l’Arcivescovo Metropolita di Bucarest, il signor Bogdan Bucur, lettore Univ. Dott. SNSPA, e il signor Cristian Șelaru, rappresentante dell’Istituto Nazionale di Statistica. Allo stesso modo, sulla piattaforma Zoom era connessa la maggior parte dei rappresentanti della comunità italiana di tutto il paese.
“Un chiarimento su cosa significhi oggi la popolazione della Romania è di grande utilità (…) L’intelligence è nata nella Repubblica della Serenissima, loro sono stati i primi ad analizzare dati, ad analizzare informazioni. Noi siamo discendenti di famiglie italiane. La nostra comunità è formata da molte persone originarie del Veneto e del Friuli, perciò abbiamo molto di cui essere orgogliosi”, ha dichiarato Andi-Gabriel Grosaru, il rappresentante della minoranza italiana al Parlamento della Romania. A sua volta, la signora Ioana Grosaru, presidente RO.AS.IT., ha affermato che “ci rendiamo conto sia doveroso svolgere questo censimento al meglio, perché un risultato quanto più realistico può mostrarci anche la misura della nostra evoluzione come popolo e come paese”.
Dopo l’intervento di SG Aurel Percă, il signor Bogdan Bucur ha presentato „Una prospettiva storica sul censimento dei romeni: Il censimento è uno strumento di misurazione da usare ogni 5 o 10 anni, o anche più di rado. Riguarda la capacità dei paesi di misurare correttamente risorse e popolazione. È uno strumento per misurare cosa senta la gente in un determinato momento, in materia di appartenenza. È uno strumento della statualità moderna”.
Sono due le tappe che riguardano direttamente la popolazione in questo quarto Censimento da dopo la Rivoluzione del 1989:
- Tappa di autocensimento (14 marzo – 15 maggio);
- Tappa di censimento tramite colloqui personali (16 maggio – 17 luglio).
Nella seconda tappa i colloqui si svolgeranno con i cittadini che non abbiano compilato il formulario on-line di autocensimento.
Secondo il signor Cristian Șelaru, l’Istituto Nazionale di Statistica ha stabilito una via di comunicazione diretta per le minoranze e i culti, grazie agli incontri con i loro rappresentanti nelle città capoluogo di regione. Allo stesso modo, ha messo a disposizione di tutto il pubblico, un webinar mensile. Nel periodo dell’autocensimento, presso l’INS esisterà un Call Center cui i cittadini potranno rivolgersi per qualsiasi problema o incomprensione in merito alla compilazione del formulario.
“Questo censimento avrebbe dovuto avere luogo nel 2021. Per questo, il momento di riferimento è l’1 dicembre 2021, ora 00:00. È necessario trasmettere solo le informazioni valide fino a qual momento. Ad esempio, i figli nati dopo quella data non potranno essere censiti. Si tratta di un metodo adottato a livello europeo (…). Esisterà anche l’autocensimento assistito (ACA). Non deve più esistere l’accusa che il censore abbia spuntato male la lingua materna, il culto o l’etnia. La multiculturalità dà forza alla Romania”, ha dichiarato Cristian Șelaru.
Ecco le informazioni più importanti offerte dal rappresentate dell’INS, nel suo intervento:
- Le informazioni saranno utilizzate solo per le politiche pubbliche. Ciascuna risposta sarà codificata, l’INS non saprà mai cosa sia stato scritto alla voce etnia o abitazione. Nessuno dell’INS ha accesso all’identità delle persone;
- Esisterà anche la possibilità di colloqui personali proxy: se il censore non trova una persona, potrà raccogliere le informazioni che la riguardano da altre persone (amministratore del palazzo, vicini, parenti), ad eccezioni dei dettagli legati alla lingua e all’etnia;
- Nel censimento è compresa solo la popolazione residente, non la quella domiciliata in Romania. È possibile che qualcuno abbia i documenti d’identità romeni ma abiti in Italia. Questa persona non appartiene alla popolazione residente (composta da chi abbia vissuto in Romania negli ultimi 12 mesi). È necessario conoscere bene questi termini;
- L’autocensimento non è obbligatorio, ma la terza tappa è obbligatoria, nel caso in cui non sia stato svolto l’autocensimento. Esistono multe per le persone fisiche e per quelle giuridiche. L’INS non si basa sulle multe ma parte dal presupposto che gli abitanti della Romania partecipino al censimento;
- L’autocensimento classico on-line sarà realizzo sul proprio dispositivo (PC, telefono, tablet). L’autocensimento assistito si svolgerà presso il comune, dove ci sarà un censore ACA. L’autocensimento assistito è molto importante per le minoranze in cui, com’è noto, la popolazione è più anziana. Nel caso in cui la persona che desideri svolgere il censimento non abbia di un proprio dispositivo, il censore ACA metterà a disposizione dei tablet. I cittadini potranno compilare personalmente oppure possono pregare il censore di farlo. L’orario di servizio raccomandato per i censori ACA è dalle 8 alle 22;
- Gli abitanti sono pregati di leggere con attenzione il formulario compilato dal censore ACA, prima di inviarlo. Se il censore rifiuta di presentarlo, sarà penalizzato;
- I culti hanno la possibilità di avere propri censori;
- I censori riceveranno 10,5 lei per ogni questionario compilato per la popolazione. La somma cresce nelle zone in cui questi debbano percorrere grandi distanze da una casa all’altra;
- L’INS ha collaborato con il DRI e con il segretariato di stato per i culti, con lo scopo di ottenere il nomenclatore delle minoranze etniche e il nomenclatore delle religioni;
- L’autocensimento si svolge sul sito recensamantromania.ro. Sarà compitata prima una domanda di preregistrazione dal capo famiglia, poi saranno riceveruti 3 questionari; uno per abitazione, uno per persona, uno per lo spazio collettivo abitato. I questionari saranno ricompilati con le informazioni raccolte in precedenza da parte dell’INS dalle istituzioni statali;
- I lavoratori dipendenti riceveranno un giorno libero per l’autocensimento. Questi ultimi dovranno sollecitare via mail un’evidenza dell’autocensimento, che non sarà ricevuta automaticamente;
- La convalida di un formulario compilato dura 7 giorni, durante i quali le informazioni trasmesse sono confrontate con gli elenchi contenenti la nomenclatura dell’ambito in questione;
- Nel caso in cui interrompessimo la compilazione del questionario, quando lo riapriremo, riprenderemo la sua compilazione esattamente da punto in cui eravamo rimasti, poiché i dati già inseriti non andranno persi;
- Potremo inviare il questionario quante volte vogliamo. Sarà preso in considerazione l’ultimo questionario inviato, a condizione che sia il meglio compilato;
- Nessuna voce dovrà rimanere incompleta. “Se non avete una casa, scriverete di non averne una, non saltate le domande”, ha affermato il rappresentate dell’INS.
Dichiarazioni:
“Noi facciamo informazione tutto il tempo. Anche la scorsa estate abbiamo viaggiato attraverso il paese per promuovere il censimento, per rendere consapevole la gente sulla necessità del censimento e dell’autocensimento. Abbiamo raggiunto ogni angolo del paese per preparare i nostri membri al censimento. Se ci sono domande, queste saranno centralizzate presso la nostra sede e le invieremo all’ulteriore destinazione. Il formulario è stato tradotto anche in lingua italiana e aspettiamo di vedere com’è questo sito anche in lingua italiana”.
Andi-Gabriel Grosaru, deputato della minoranza italiana.
“È importante dichiararci, riconoscere la nostra identità senza alcuna paura. Non esistono più le restrizioni che temevamo prima del 1989. Concludo dicendo a tutti che l’identità significa cultura e lingua, qualcosa che valorizza personalmente ciascuno di noi, un valore che trasmettiamo alle generazioni future. Il riconoscimento etnico significa riconoscere i nostri valori, l’orgoglio di portare avanti, con fiducia in noi stessi, l’eredità ricevuta dai nostri genitori. Ci sono stati periodi in cui gli italiani non erano riconosciuti come etnia. Ora non c’è più motivo d’aver paura. La libertà di dire chi sei è un diritto già conquistato. Dobbiamo essere consapevoli di quanto i nostri genitori italiani abbiano contribuito allo sviluppo della Romania”.
Ioana Grosaru, presidente dell’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT.