Incursione nella cultura e nella gastronomia siciliana
L’8 novembre 2025, il patrimonio letterario, musicale e gastronomico della Sicilia è stato protagonista di una bella festa, in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, tenutasi alla Casa d’Italia di Bucarest, dove l’Associazione degli Italiani in Romania – RO. AS.IT. e il Comitato di Bucarest della Società «Dante Alighieri» hanno riunito italiani e amanti dell’Italia per celebrare la cucina italiana, in un’esperienza gastronomica e culturale a tutto tondo.
Il programma, ideato e moderato dalla deputata Ioana Grosaru, presidente dell’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT., e dalla professoressa Nicoleta Silvia Ioana, presidente della Società «Dante Alighieri» di Bucarest, ha incluso tre diverse sezioni, ciascuna delle quali ci ha accompagnato in Sicilia attraverso un mezzo diverso: la letteratura, la musica e il cibo. L’appetito è venuto, quindi, leggendo, cantando e mangiando, perché, come ha precisato Nicoleta Ioana, «la cucina dell’isola è un luogo di memoria, di identità e di narrazione collettiva, dove i sapori diventano parole e le ricette si trasformano in storie da tramandare. Perché attorno a una tavola imbandita non ci sono solo ingredienti: ci sono ricordi, accenti diversi, storie di emigrazione, nonne che fanno tutto “a occhio”, mani sporche di farina, brindisi improvvisati, forni accesi la domenica mattina. La cucina siciliana è un archivio vivente della memoria, un racconto che si tramanda attraverso i gesti e i sapori.» A completare quest’idea, Ioana Grosaru ha sottolineato come il cibo e la sua preparazione siano alcuni degli elementi più resilienti della cultura degli emigrati, evidenziando che, nonostante la perfetta integrazione nello spazio romeno, nelle famiglie italiane stabilitesi in Romania le ricette tipiche dei luoghi d’origine siano sopravvissute al tempo, come portatrici di memoria e identità.
Dell’illustrazione e del ruolo della gastronomia nella letteratura italiana ci ha parlato, con il suo intervento online, la professoressa Domenica Perrone, presidente del Comitato Palermo della Società «Dante Alighieri». Da Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ai romanzi di Andrea Camilleri sul commissario Montalbano, fino a Conversazione in Sicilia di Elio Vittorini, l’intervento della professoressa Perrone ha mostrato come la gastronomia siciliana sia sinonimo di emozione, memoria, sapori, comunione, gioia e, alle volte, anche di dolore e decadenza.
A guidarci sulle note della musica siciliana sono stati la soprano Noemi Gagliano e Ştefan Lupu, che l’ha accompagnata alla chitarra, rendendo omaggio a Rosa Balistreri, la cui vita tumultuosa è stata presentata dalla professoressa Rosaria Antinoro. Le sue canzoni, profonde e ribelli, che raccontano la Sicilia attraverso il canto, nelle sue bellezze e privazioni, ci hanno trasportato nell’atmosfera dell’Italia meridionale del secolo scorso.
Com’era naturale, l’incontro si è concluso con specialità siciliane, in un «pranzo con Montalbano», il famoso personaggio creato da Andrea Camilleri, e il pubblico presente ha potuto degustare i prodotti, le pietanze e i dolci siciliani preferiti dall’amato commissario. Così, i piatti italiani preparati dal ristorante «Da Paolo» di Paolo di Tocco e i dolci offerti da ItaliaCash ci hanno riuniti, rallegrati e ci hanno trasmesso la ricchezza culturale dell’Italia, in aria di festa.







