Impronta di donna
Il 9 marzo 2024, l’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT. ha celebrato la Giornata Internazionale della Donna, proponendo al pubblico un evento dedicato alle eccellenze femminili nell’arte contemporanea romena e che ha messo in primo piano due donne di origine italiana, che hanno dimostrato il proprio valore nelle arti plastiche e musicali del nostro paese: Angela Tomaselli e Livia Teodorescu-Ciocănea (Reviani).
Il programma si è aperto con il finissage della mostra di pittura di Angela Tomaselli, «Architetture italiane, personaggi e carnevale», mostra che raccoglie, come ha precisato la stessa artista, opere ispirate all’Italia e realizzate negli ultimi anni, integrate da rappresentazioni di maschere e personaggi carnevaleschi, precisando che, rispetto all’inaugurazione del 10 febbraio, in occasione del Carnevale organizzato a Casa d’Italia, la mostra si è arricchita di nuovi lavori ispirati alle maschere indossate dagli invitati alla festa. Angela Tomaselli, nata a Brezoi in una famiglia di origini italiane, è una delle maggiori pittrici romene, con oltre 50 mostre personali all’attivo, nazionali e internazionali, membra dell’Unione degli Artisti Plastici, molto apprezzata e premiata e membro di valore che l’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT. è onorata di avere accanto. Durante l’inaugurazione dell’evento, la presidente Ioana Grosaru ha sottolineato come Angela Tomaselli sia all’apice della propria forza creativa, immaginazione e ispirazione, e come la sua mostra calda e colorata ci abbia perfettamente introdotto nell’atmosfera italiana e veneziana.
Poiché è stato pensato come un dono sensoriale per signore e signorine, con lo scopo di rallegrarle dilettando i loro occhi con le splendide opere di Angela Tomaselli e le loro orecchie con la musica interpretata e composta da Livia Teodorescu-Ciocănea, Ioana Grosaru ha voluto onorare con quest’occasione anche il ricordo di altre donne eccezionali provenienti dalla comunità italiana di Romania, donne vicine e impegnate nelle attività dell’associazione, e che hanno lasciato la propria impronta nei diversi ambiti in cui sono state attive: dalla regista Sorana Coroamă Stanca (la cui madre è stata Mansi Barberis, compositrice) a Doina Paron-Floristean, musicologa, Coleta De Sabata, dottore in scienze e scrittrice, Sofica Butnaru, docente, ecc.
La seconda parte dell’incontro è stata perciò dedicata alla musica, sulle cui onde ci ha magistralmente condotto Livia Teodorescu-Ciocănea, artista proveniente dalla famiglia italiana Reviani, nata a Galați, dottoressa in musica, docente universitaria, importante pianista e compositrice di Romania. Membra dell’Unione dei Compositori e Musicologi di Romania, distinta con il Premio «George Enescu» dell’Accademia Romena, con 5 premi dell’UCMR e con l’Ordine al Merito Culturale in grado di Cavaliere, Livia Teodorescu-Ciocănea ha composto più di 80 lavori, tra cui la musica per il balletto Le Rouge et le Noir di Stendhal e l’opera in 3 atti La signora con il cagnolino di Cechov. Un’altra personalità, quindi, che l’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT. apprezza e della cui vicinanza non può che godere. A Casa d’Italia, l’artista ha offerto un recital di Franz Schubert e Fryderyk Chopin, seguito dalla visione di alcune sue composizioni: Rugăciunea Reginei Maria pentru cei căzuți (La preghiera di Regina Maria per i caduti) – V parte dell’Oratorio Câmpuri de maci (Campi di papaveri) nell’interpretazione della Filarmonica di Brașov, solista mezzosoprano Silvia Alina Dragnea, direttore Răzvan Apetrei (Registrazione risalente al Festival G. Enescu 2021, Sala Radio) e il Lebenskraft — Concerto per piano e orchestra n. 2 nell’interpretazione della Filarmonica G. Enescu, direttore Paul Nadler, solista Livia Teodorescu (2011). Alla fine, com’era naturale, l’artista ha ricevuto applausi generosi e ovazioni da parte del numeroso pubblico presente in sala.
La serata si è conclusa con un perfetto intrecciarsi di tradizioni: la degustazione dei mucenici, tradizione romena specifica della giornata del 9 marzo, accompagnata dalla fisarmonica di Flavius Moldovan che, come sempre, ha creato con le sue note l’atmosfera tradizionale che si adatta perfettamente a qualsiasi riunione di italiani.