Andi Grosaru ha preso la parola nel Consiglio PDE
Il segretario dell’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT., Andi Grosaru, ha preso la parola nel Consiglio del Partito Democratico Europeo, di Roma, i cui lavori hanno avuto come temi centrali la migrazione e il flagello del traffico di persone.
“Nessuno può rimanere insensibile al dramma vissuto da migliaia di profughi africani che, nel tentativo di sfuggire dalla fame e dalla guerra, finiscono con l’annegare nelle acque del Mediterraneo.
Questa crisi dell`umanità non è limitata alla perdita di vite. Gli immigrati che riescono a mettere piede sulla terra europea iniziano una corsa contro il tempo per sopravvivere e poi integrarsi.
I paesi che sono gli obiettivi preferiti per i flussi migratori clandestini, tra cui l’Italia occupa una posizione di leadership, devono ricevere il sostegno di tutti i partner per far fronte alla situazione. Insieme ci troviamo di fronte a questa sfida, indifferentemente che il fenomeno ci riguardi direttamente o no .
Noi, l’Associazione degli Italiani in Romania – RO.AS.IT., conosciamo molto bene il fenomeno migratorio. E ‘ il fenomeno che stava alla base della nostra comunità, con la grande ondata di immigrati italiani arrivati in Romania alla fine del XIX secolo. Certo, il contesto socio-politico era diverso – non stiamo trattando con una migrazione illegale – ma i meccanismi di integrazione fondamentalmente rimangono gli stessi. Inoltre, il processo di integrazione degli immigrati nel loro paese di adozione è altamente complesso. Si tratta di un patrimonio di tolleranza e di un sistema giuridico che permetta la conservazione dell’identità culturale in accordo con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, ha detto Andi Grosaru, che ha parlato della “new wave” degli italiani arrivati in Romania, che è una preziosa aggiunta alla comunità storica, ma anche dell`insegnamento nella lingua materna italiana.
I partecipanti del Consiglio PDE hanno adottato una risoluzione, che sottolinea che “è giunto il momento per i paesi europei di adottare una coerente strategia per un lungo termine” in relazione alla migrazione. “L’Europa non può pensare di essere una fortezza chiusa al resto del mondo, ma non può neanche stare alla mercè dei trafficanti” si è sancito nella risoluzione. E ‘stata anche affermata la necessità di un fronte comune per la sorveglianza delle frontiere e una severa punizione dei colpevoli di crimini contro l’umanità.