Un evento in anteprima, all’inizio dell’anno
L’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT., il 30 gennaio, ha organizzato il salone “Storielle di vita della minoranza italiana”. Così come ha menzionato nel discorso d’apertura la signora Ioana Grosaru, presidente della RO.AS.IT., si è trattato di un evento speciale. In anteprima, è stato organizzato un incontro ibrido, con un numero ristretto di presenti alla sede culturale “Casa d’Italia” di Bucarest e con una più vasta partecipazione online.
Il programma si è composto di due parti principali, intrecciate nel loro contenuto. La prima parte è stata dedicata a quanti hanno contribuito alla costruzione di quest’organizzazione e che, con il loro operato, sono rimasti nel nostro cuore e nei nostri ricordi. Un momento particolarmente emozionante è stato creato dalla proiezione del film-ritratto dedicato all’ex presidente RO.AS.IT., il deputato della minoranza, l’avvocato, il docente e lo sportivo Mircea Grosaru. Nella seconda parte, è stata presentata la seconda edizione del libro “Storielle di vita della minoranza italiana di Romania”, di Modesto Gino Ferrarini.
Online, hanno partecipato personaggi pubblici e amici dell’associazione da tutto il paese, in una lista inaugurata da Sua Eccellenza Marco Giungi, l’ambasciatore d’Italia a Bucarest. Allo stesso modo, sono intervenuti, il signor Sottosegretario di Stato, Amet Aledin, del Dipartimento per le Relazioni Interetniche, e il signor deputato Varujan Pambuccian, leader del gruppo parlamentare delle Minoranze Nazionali.
“È un grande piacere essere insieme. Ho capito perfettamente ciò che si è detto in romeno. È stato un anno terribile. Riponiamo le nostre speranze nel vaccino, per tornare alla normalità. È molto importante non rassegnarsi, continuare la nostra vita sociale e intellettuale. Ringrazio voi tutti per aver trovato il tempo, la volontà e le energie di continuare a ricercare, a studiare e ad approfondire aspetti cruciali nella nostra storia”, ha dichiarato SE Marco Giungi.
A sua volta, il signor Amet Aledin ha messo in connessione l’attività culturale presente, molto ricca, dell’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT. e la personalità del compianto Mircea Grosaru: “Desidero congratularmi con quanti, grazie alla loro abnegazione, siano riusciti a creare quest’evento della memoria, della nostalgia. Sono felicissimo che i membri della comunità, delle persone straordinarie, riescano a portare avanti l’eredità lasciata dal compianto Mircea Grosaru. La comunità italiana è estremamente attiva, soprattutto in ambito culturale. Devo proprio ammettere che, in questo periodo così complicato dal punto di vista medico, i rappresentanti della comunità italiana sono riusciti a creare zone straordinarie di cultura”.
Naturalmente, ha preso la parola anche l’autore del libro, Modesto Gino Ferrarini (91 anni), che è anche il presidente onorario dell’Associazione degli italiani di Romania – RO.AS.IT. Quest’ultimo ha raccontato dell’attività di costituzione della comunità italiana subito dopo la Rivoluzione, ricordando come, in veste di reporter sportivo, si recasse ogni fine settimana in una città diversa e si occupasse degli italiani di lì.
Il valore dell’opera pubblicata da RO.AS.IT. è stata messa in luce dalla signora Elvira Gheorghiță (giornalista), collaboratrice della prima rivista della minoranza italiana post-rivoluzionaria e anche del signor Varujan Pambuccian: “Con i libri del signor Ferrarini, rientrate in uno dei maggiori trend della storia: le storie personali della gente comune. Questo lavoro non dev’essere trattato come un nuovo libro che si aggiunge agli altri ma come un’opera d’eccezionale valore: riflette il modo in cui si viveva nella comunità, nella società, in diversi momenti. È assolutamente rimarchevole lo sforzo fatto dalla comunità italiana per rinnovare la memoria della vita dei propri membri”.
Non sono stati dimenticati i membri della minoranza, scomparsi a causa della pandemia, evocati insieme ad altre sue importanti personalità, come la regista Sorana Coroamă Stanca o la musicologa Doina Floriștean Paron, la cui allieva, Elena Albu, ha sostenuto un’emozionante recital al piano.
Direttamente dall’Italia, Piera Alba Melo ha letto alcune poesie d’amore, introducendo un futuro progetto RO.AS.IT., la presentazione del volume “Storia della lingua italiana”.
A tirare le somme dell’incontro è stato il signor deputato Andi Gabriel Grosaru che, allo stesso tempo, ha annunciato un importante evento dedicato a “L’Anno Dantesco”, con specialisti in materia d’Italia: “Una delle mie scopi è riuscire a mostrare quanto la minoranza italiana abbia contribuito allo sviluppo della Romania. La minoranza italiana ha fatto la storia e continua a farla”.
Il libro “Storielle di vita della minoranza italiana di Romania” – seconda edizione – è reperibile presso la sede dell’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT.