Un evento emozionante che ha toccato i cuori
L’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT. ha organizzato, presso la Sala “Dalles” di Bucarest, la presentazione del libro “Il Grande Mosaico della Vita”, scritto da Mihaela Profiriu Mateescu e da Claudiu Simion. L’opera è il più recente progetto editoriale della RO.SA.IT. e arriva a coronamento delle collaborazioni avute con l’artista di origine italiana Mihaela Profiriu Mateescu, che è anche
vicepresidente dell’associazione. In effetti, il libro “Il Grande Mosaico della Vita” è proprio un tributo offerto a tali origini, presentando, attraverso una serie di racconti che si legano armoniosamente come i pezzi di un mosaico, la biografia della famiglia Culluri.
La signora Ioana Grosaru, presidente dell’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT. ha inaugurato l’evento che ha emozionato fino alle lacrime i partecipanti, parlando degli autori e presentando in breve l’idea alla base del libro. Dopo gli interventi degli autori, l’attrice Liliana Ceterchi ha letto un capitolo, il cui momento principale è stato il passaggio che racconta, con molto talento, il primo incontro tra i genitori della distinta Mihaela Profiriu Mateescu. Ha poi parlato la pittrice Tițiana Popa che, insieme alla protagonista della serata, ha dipinto la chiesa ortodossa dei “Santi Imperatori Costantino ed Elena” di Caracas (Venezuela). La serata si è conclusa con un momento artistico di pari livello, sostenuto al flauto di pan da Vasile Răducu, discepolo del maestro Gheorghe Zamfir. La sorpresa musicale è stata fatta dal prof. Felix Goldbach, l’ispettore per la minoranza italiana presso l’Ispettorato Scolastico del Municipio di Bucarest. Passaggi dall’intervento della signora Ioana Grosaru: “Oggi si parla innanzitutto d’amore. Tutto quello che vivrete qui è costruito su questo sentimento” “Voglio ringraziare Gabi Szabo. Dopo anni ci rivediamo in uno spazio culturale e non in uno stadio. Non che uno stadio non sia un luogo di cultura. Dovete sapere che ho insistito molto su quest’aspetto, sul fatto che gli atleti siano persone superdotate, non solo fisicamente ma anche intellettualmente”. “Siamo qui presenti per motivi precisi. I nostri antenati hanno voluto cambiare il loro destino e sono venuti in Romania. Hanno fatto diverse cose qui. Non si tratta solo di assistere alla presentazione di un libro, un libro di vita, un libro che, come ho detto, è costruito sull’amore e attraverso l’amore. La sia stesura nasce da storie d’amore, amore per i genitori, per i figli, per i mariti, per amici e conoscenti. L’autrice Mihaela e suo figlio Claudiu, scrittore, sanno trasmettere questo sentimento. “L’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT., che rappresento, deve promuovere una collettività di cui per molto tempo si è parlato poco o niente. Non esisteva, forse anche per questo motivo è piuttosto complicato ricostruirla, nel senso che siamo tantissimi ma non vicini come vorrei e impegnati nelle attività che l’associazione, visibilmente attiva da oltre 30 anni, intraprende. Abbiamo un sito, abbiamo una rivista, pubblichiamo libri, promuoviamo personalità”. “Continuiamo a sentire nostalgia per la patria da cui provenivano i nostri antenati ed è necessario
portare avanti quest’identità anche perché hanno lasciato orme visibili qui, e non solo a Bucarest. A Bucarest trovi ovunque cose realizzate da italiani e in tutti gli ambiti, non solo nell’edilizia. Quando qualcuno ti sente parlare italiano pensa subito al comune di Greci. No! Gli italiani sono ovunque in Romania, in tutti gli ambiti! Perfino qui in sala, accanto a noi, ci sono giornalisti, musicisti, persone di grandissimo valore. Nel tempo, gli italiani sono stati motivo d’orgoglio e lo sono ancora”.