Punto finale del Festival Interetnico Internazionale “Confluenze” 2020
La XIII edizione del Festival Interetnico Internazionale “Confluenze” si è conclusa il 30 ottobre, con un evento online in cui sono state tratte le somme e gettate le basi per la prossima edizione.
“Quest’anno abbiamo cercato di dare continuità al festival, e abbiamo proposto questa forma proprio come una retrospettiva degli anni precedenti. Si è trattato di un festival speciale, un festival che non desideriamo continui così”, ha dichiarato la signora Ioana Grosaru, presidente dell’Associazione degli Italiani di Romani – RO.AS.IT. che, a Iași, ha assistito allo spettacolo offerto dalla compagnia di ballo dell’Associazione, “Siamo di nuovo insieme”. Svoltosi nella sala “Constantin Arvinte”, lo spettacolo è stato una sorta di festival in miniatura, grazie al repertorio interetnico presentato.
La rappresentazione messa in scena dai ballerini è stata registrata e sarà pubblicata nei prossimi giorni sul sito festivalconfluente.ro, dove sarà possibile seguire tutti i video retrospettivi presentati durante gli undici giorni di “Confluenze” 2020.
Il signor deputato Andi-Gabriel Grosaru ha parlato del significato del festival che, nel corso degli anni, ha presentato artisti rappresentanti delle 17 tra le 18 minoranze nazionali di Romania: “Trasmettiamo un messaggio d’unione, di comunione, di pace, di voglia di stare insieme, di comprensione, di solidarietà in una società che diventa sempre più parcellizzata, più distante (…) Per l’anno prossimo ci sono buone premesse”:
Il Festival Interetnico Internazionale “Confluenze” è stato apprezzato ogni anno. Perciò, l’attesa espressa alla fine dell’evento dalla signora Mihaela Profiriu, vicepresidente dell’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT., ha il valore di una profezia basata su una deduzione logica: “È stata la XIII edizione. Arriva la XIV, che sarà la migliore mai realizzata finora”.