Discorso pronunciato dal Deputato Andi – Gabriel Grosaru al Parlamento Romeno in occasione della Festa della Repubblica Italiana
La 77esima festa della Repubblica Italiana, il cui manifesto è “L’Italia siamo noi”, rappresenta per tutti gli italiani nel mondo, non solo un’occasione di gioia ma anche un momento in cui ogni cittadino di spirito allegro e di bei pensieri, da ogni angolo del mondo, dedica un pensiero ai suoi fratelli, a chi ha costruito il Bel Paese con sacrifici degni di nota e che nessuno di noi dovrebbe dimenticare.
La costruzione di quel Bel Paese è il coronamento di quanto di più bello e duraturo hanno saputo creare i nostri nonni e bisnonni in tutti i campi, poiché l’eredità della bellezza rappresenta uno degli elementi identitari che noi, la minoranza italiana, proteggiamo e tramandiamo di padre in figlio scrupolosamente.
La celebrazione della Festa della Repubblica Italiana è legata alla costruzione di uno stato che ha avuto la forza di rinascere dopo il Referendum del 1946, quando la maggioranza degli italiani ha detto SÌ a una nuova forma di governo e all’adozione di una nuova costituzione, un anno più tardi.
Da quel momento, la nuova Repubblica intraprendeva il suo cammino verso la democrazia e lo sviluppo, un cammino che abbiamo iniziato a percorrere insieme, verso un nuovo contesto internazionale europeo come quello attuale, a 16 anni da quando la Romania ha abbracciato ciò che prevedeva uno dei padri della costruzione politica menzionata per la prima volta nel Manifesto Ventotene, Altiero Spinelli: un’Europa libera e unita.
Le relazioni diplomatiche iniziate 150 anni fa si sono rafforzate, arrivando al livello di ambasciata 59 anni fa e si sono sviluppate progressivamente, a prescindere dalle difficoltà del momento, permettendo ai due stati di superare insieme situazioni di ogni genere, grazie alle comuni radici latine dei due paesi, così vicini per spirito e abitudini.
Il trattato d’amicizia e collaborazione, diventato in seguito il Partenariato Strategico Consolidato, che presto sarà aggiornato, rappresenta uno dei capisaldi delle relazioni tra i due stati, una prova della stretta collaborazione tanto in ambito politico, quanto anche negli ambiti settoriali di sviluppo, come quello economico, culturale, sociale, della giustizia, degli affari interni, della sanità, energetico, ambientale, dell’istruzione, del lavoro e non ultimo della sicurezza.
Allo stesso tempo è necessario sottolineare il ruolo della Carboneria e dei costituzionalisti italiani nell’adozione e modifica della Costituzione della Romania del 1923 in merito alla configurazione del carattere nazionale, unitario e indivisibile, in relazione alle libertà del cittadino, legate alla politica liberale della Romania dell’epoca.
Ion Heliade Rădulescu ha immaginato una lingua romeno-italiana, osservando le origini latine delle due lingue. Così, l’elemento identitario più importante della minoranza nazionale italiana, come bene immateriale componente della cultura romena nel suo insieme e che sosteniamo con orgoglio, è ogni volta un dono che offriamo allo stato romeno, quando abbiamo l’occasione di mettere in evidenza.
E per questo lottiamo!
Stimati colleghi, la cooperazione tra queste due nazioni sorelle ha attraversato molte frontiere fisiche e culturali. I rapporti tra i due paesi sono stati e continuano a essere sostenuti ogni giorno, con sforzi sostanziali, da più di tre decenni, dall’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT., che si trova in testa alla minoranza nazionale italiana.
E, visto che festeggiamo un anniversario, la Romania ha di nuovo fatto “un regalo” alla minoranza italiana, ha costituito un’organizzazione che si erge a rappresentante della comunità italiana implicando falsamente lo stato italiano in attività di finanziamento da parte delle autorità dello stato romeno, oltre al “regalo” di pochi mesi fa, che ha tagliato i fondi all’organizzazione.
Viva l’Italia, Viva la Romania!
Deputato Andi-Gabriel Grosaru