Un omaggio a Eminescu e alle culture delle minoranze nazionali
Le minoranze etniche del paese hanno festeggiato insieme al Dipartimento per le Relazioni Interetniche la Giornata della Cultura Nazionale, con un incontro ospitato dall’Unione Ellena di Romania, il 15 gennaio 2025. Come sempre, i rappresentanti dell’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT. hanno partecipato all’evento, accanto al sottosegretario di stato Dincer Geafer e alla signora Liliana Bărbulescu del Dipartimento per le Relazioni Interetniche e ai rappresentati delle altre minoranze: greci, polacchi, russi lipoveni, albanesi, tedeschi, macedoni, ruteni, ucraini e serbi.
Il 2025 è stato dichiarato l’Anno di Mihai Eminescu, al compimento dei 175 anni dalla sua nascita. E perciò, durante l’evento intitolato “Mihai Eminescu vs…”, sono stati recitati versi di Eminescu nelle varie lingue materne, ma sono anche state presentate le figure di alcuni scrittori emblematici per le minoranze nazionali di Romania, poiché la cultura romena è da sempre arricchita dall’apporto di ogni singola minoranza nazionale.
Così, per l’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT., Olivia Simion e Clara Mitola hanno recitato la poesia “Dulce-amar” del Dott. Arthur Verona, rappresentante di una vecchia famiglia appartenente alla comunità storica italiana di Brăila, pubblicata nel volume “Poeții timpului pierdut” (2000), insieme anche alla poesia “A Zacinto” di Ugo Foscolo (1778-1827), in lingua italiana e nella traduzione romena. La scelta di Ugo Foscolo e di questa poesia non è stata casuale – al di là del suo essere il primo poeta romantico italiano, attraverso cui si compie il passaggio dal Neoclassicismo al Romanticismo in letteratura italiana, Ugo Foscolo è nato in Grecia, da madre greca e padre veneziano, stabilendosi in Italia solo in adolescenza, e la poesia “A Zacinto” è un lamento di nostalgia per la sua terra natale, l’isola di Zante in Grecia.
Alla fine, gli invitati si sono dilettati con la Vasilopita, il dolce greco preparato dagli ospiti dell’evento, mentre il presidente e deputato dell’Unione Ellena di Romania, Dragoș Gabriel Zisopol, e il sottosegretario Dincer Geafer, si sono personalmente occupati degli onori di casa.
DULCE-AMAR
E frig, e vânt şi plouă rar,
Nu ştiu ce anotimp se-ntruchipează,
Nu văd ce zi e-n calendar,
E noapte, zi sau dup’amiază?
Pământul ud şi tremurând,
În lacrimi cere milă la fereastră,
Dar stau posac, fără de gând,
Privind asemănarea noastră.
Eşti trist, sunt trist şi plouă rar,
Cu apă limpede, puţin sălcie,
Te văd pictat de-un felinar,
Deci hai să-ţi scriu, să-ţi fie bine.
Aşteaptă-mi versul mohorât,
Apoi, apoi îţi voi urma destinul,
Stropi reci pe cap, pe trup, pe gât,
Să ne-ntregească iarăşi chinul.
Şi de-om muri uitaţi prin ploi,
Ne-or îngropa în suflete şi vise;
Bine că suntem doar noi doi,
Ferestrele îţi stau deschise.
E frig, e vânt şi plouă rar,
Nu ştiu ce anotimp se-ntruchipează,
E gustul vieţii: dulce-amar,
De noapte, zi sau dup’amiază.
A ZACINTO
Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l’inclito verso di colui che l’acque
cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.